Il Progetto

 

PMI insight IL SISTEMA DELLA COMPETITIVITA’ ITALIANA

Il progetto di realizzare una piattaforma di condivisione e networking per la PMI di Confindustria nasce con il convinto sostegno del Presidente Vincenzo Boccia,che crede nell’efficacia delle nuove tecnologie per fornire analisi dei dati accessibili a tutti e per comunicare in modo innovativo (infografiche, georeferenziazioni, mappature e molto altro).
La piattaforma andrà a rappresentare cinque aree d’interesse precipuo per le PMI: EDUCATION/FINANCE/INTERNAZIONALIZZAZIONE/RETI D’IMPRESA/AMBIENTE.

La prima fase: “ricerca e formazione”

«I giovani sono capitale umano per la competitività internazionale»:queste parole sono state pronunciate da Gianfelice Rocca, pastpresident del comitato Education, che ha auspicato un coinvolgimento diretto di Confindustria nella valorizzazione del sistema didattico italiano. La prima fase di PMIinsightnasce proprio con l’obiettivo di valorizzare i percorsi formativi, offrendo una nuova proposta di qualificazione degli atenei e delle scuole di formazione  professionale del nostro Paese. Come? Semplicemente facendo incontrare, con precisione e profondità delle informazioni,l’offerta formativa, la domanda e l’offerta di lavoro.

La sperimentazione

La Regione Campania è stata individuata come primo banco di prova grazie alla sensibilità alla materia e alla disponibilità del Presidente regionale Dr. Bruno Scuotto,il quale è stato in grado di coinvolgere i rappresentanti di tutti gli atenei campani creando un Gruppo di Lavoro che, coordinato dalla Prof. Antonia Cunti (Parthenope), ha saputo in breve cogliere l’essenza del progetto e contribuire alla definizione della roadmap che possiamo così sintetizzare:

Rilevazione delle fonti esistenti (MIUR – ISTAT – UNIONACAMERE – ALMA LAUREA ecc.)
Presa di conoscenza dei dati disponibile e possibili aggregazioni/letture
Simulazione dei risultati con grafica userfriendly (un’area, un settore ecc.)
Rilevazione dei progetti di collaborazione Università/Confindustria già attivi nella Regione e di proposte d’iniziative.

La tecnologia

PMI insight si sviluppa su Leibniz GrouperTM, l’innovativa piattaforma di GIGApublishing che integra in modo inedito data warehouse avanzati (strutturazione del dato a più dimensioni, variamente relazionali, possibilità di analisi multivariate) con soluzioni di publishingopensource all’avanguardia (possibilità di ambiente network multisite, infografiche, ottimizzazione per i motori di ricerca).
Sono stati così attivati  www.pmiinsight.com, il portale di consultazione attraverso il quale è possibile effettuare ricerche sulla domanda ed offerta interrelazionate a diversi livelli, e wikieducation.co, il microsite di networking e condivisione per il Gruppo di lavoro.

I primi risultati

L’elaborazione dei dati disponibili dalle Fonti selezionate ha permesso:

• la mappatura degli atenei e dei centri di eccellenza formativi e di ricerca (i dati del Miur sono stati georeferenziati accuratamente);
• la rilevazione dell’offerta formativa per professione (la capacità dichiarata dei corsi di laurea del RAD Miur è stata ponderata sui singoli codici professioni);
• la rilevazione del numero dei laureati per ateneo e disciplina (le anagrafiche del Miur sono state estratte e messe in comunicazione con gli altri dati);
• la rilevazione geografica delle assunzioni per professione e attività economica (Sistema informativo Excelsior – Unioncamere);
• la definizione di parametri di competitività dei singoli settori economici (indagine competitività Istat).

PMI Insight permette così di far incontrare, con la forza dei dati, la domanda e l’offerta di lavoro non solo per un determinato territorio, ma anche per ogni singolo percorso di studi, per ogni facoltà, per il tipo di professionalità richiesta dall’azienda,consentendo inoltre di conoscere il numero di laureati che hanno trovato impiego in quel settore.
La convergenza di tutte queste informazioni su un’unica piattaforma permette di visualizzare e comprendere, come mai in precedenza, i percorsi lavorativi dei nostri giovani, offrendo uno strumento di analisi ed elaborazione progettuale non solo a Confindustria e al governo ma anche alle singole imprese. Questo sarà possibile perché la piattaforma, realizzata con un software dal codice aperto (open source), è una sorta di “valigia degli strumenti” a cui tutti possono attingere per proporre nuove analisi, elaborazioni grafiche o ancora nuovi dati con cui confrontare i precedenti.

La sfida degli open data

Nel dare conto dei primi risultati ottenuti dalla prima fase di sperimentazione, è importante sottolineare l’orizzonte concettuale che muove questo progetto. Parliamo, infatti, non solo di software open source (libero, programmabile da operatori e singole imprese, continuamente aggiornabile e ampliabile), ma anche e soprattutto open data, ovverocon dati accessibili. Open data non significa altro, infatti, che rendere accessibili i dati (economici, statistici, strutturali che siano) fin dalla fonte: non solo pdf già elaborati quindi, ma anche tutto quello che vi sta dietro.
Questo sforzo collettivo finalizzato alla trasparenza e alla partecipazione dei singoli è stato intrapreso con decisione dall’attuale governo Monti, come testimonia l’apertura di Opencoesione.gov.it da parte del ministro per la Coesione e lo Sviluppo Fabrizio Barca. Nel solco di questo impegno s’inserisce, grazie a PMI Insight, anche il mondo della piccola e media impresa, rendendo disponibili (tra l’altro in modo interattivo e dinamico) i propri dati. La piattaforma si delinea così non solo come uno strumento utile per tutte le PMI italiane e per il mondo universitario, ma anche come un segnale forte di innovazione e apertura alle tendenze più interessanti delle nuove tecnologie.